giovedì 30 ottobre 2008

Dimenticata...




Tra le molte Bimota che hanno corso e vinto nella storia di questa gloriosa casa, una sembra essere stata dimenticata da tutti, difficilissimo trovare informazioni e fotografie su di essa.
La SB7 presentata al salone di Milano nel 1993 contestualmente alla SB6, differisce dalla sorella maggiore per una miriade di particolari, anche se ad un occhio poco attento le moto possono sembrare identiche.
Costruita in soli 200 esemplari, solo la SB7 presenta la possibilità di regolare il canotto di sterzo nell'inclinazione di 1,5°, una ripartizione dei pesi prossima alla perfezione, le sovrastrutture completamente in carbonio anche se mortificate con delle colorazioni non proprio riuscite, e un impianto di iniezione elettronica "TDD" dal "carattere" semplicemente spigoloso.
Fatta per essere guidata sempre e solo da polsi molto decisi, é motorizzata con il motore della Suzuki Gsx-r 750 w SP, versione mai arrivata nel nostro paese, che monta i coperchi carter in magnesio, camme piú spinte e una versione del cambio a 6 rapporti racing, con una prima bella lunga e le altre ravvicinatissime.
Delle poche testimonianze sulla SB7 una prova comparativa di Alan Cathcart sulle moto della stagione SBK del 1995 é illuminante;

scrive Cathcart:
 "La posizione di guida é tutt'altro che scomoda, la moto é compatta nei suoi soli 1380 mm di interasse, i veri problemi iniziano quando si apre il gas e si scopre che il motore ha un temperamento simile ad una 500 da GP nel periodo precedente all'era degli scoppi ravvicinati!
Nonostante l'impiego di trombette di aspirazione dalla lungheza variabile e il complesso sistema di gestione elettronica del motore, l'erogazione non é soddisfacente, la potenza massima non é molto elevata, (138 cv a 13.700 giri), e quando arriva lo fa tutta assieme! 
Nonostante le imperfezioni di un progetto acerbo, la velocità di punta registrata al Salzburgring non é poi tanto scarsa, 292 km/h, il problema é come arrivarci!
Per quanto riguarda la ciclistica non c'è davvero nulla da dire. Come per tutte le Bimota che ho provato, il comportamento è impeccabile. La moto é leggera di guida, maneggevole, stabile e sempre controllabile alla perfezione, si possono compiere curve a velocità superiori a quelle della maggior parte di Superbike a quattro cilindri, in tutta sicurezza e con la massima facilità".

L' SB7 corre solamente nel 1995, e una stagione avara di successi probabilmente ha aiutato l'abbandono in forma "ufficiale" da parte di Bimota del suo uso in pista.
Triste epilogo per una motocicletta promettente, che ha avuto come più grande colpa quella di trovarsi nell'anno del suo avvio alle competizioni contro Ducati 916 e Honda RC45.

Le poche informazioni, fotografie e ragguagli tecnici reperibili in rete possono essere consultati in maniera molto più esaustiva che qui su: Bimota-Enthusiast
Inoltre è possibile anche consultare un ottimo blog Giapponese con foto e curiosità, oltre che un bel video "on board" in circuito.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao! sono Ken da Giappone.
Grazie per presenti il mio blog e video.

L-Twin ha detto...

Grazie a te per il tuo blog!
Un saluto dall'Italia!!!