lunedì 15 marzo 2010

Domenica



Oggi stavo una chiavica,

il mondo mi è sembrato di colpo in salita.

E mi sono sentito solo.

Così sono venuto da te,

col tuo bel serbatoione lucido mi hai abbracciato.

Hai guidato tu a tratti,

e io ero triste, ma un po' meno.

E abbiamo corso insieme,

il timbro rauco del due in uno mi ha ricordato che il sangue è rosso;

che il sole è giallo;

che il gelato è buono.

E io ero triste, ma un po' meno.


Ube

martedì 9 marzo 2010

Dymag swingarm



Mi piacerebbe dirvi che sono riuscito a mettermi da parte uno di questi affari, ma al momento di dare la zampata finale su e-bay mi sono sentito non a mio agio, d'accordo la libidine della parte speciale e iper-ricercata, ma uno non si può fare fuori così tutti i risparmi!

Questo non toglie che questo forcellone si meriti uno spazio tutto suo sul blog, sperando sia di buon auspicio per i ragazzi di Dymag, che attualmente non stanno passando un buon momento, infatti si è avviata la procedura fallimentare per l'azienda.

Fingers crossed!

Buell cap

mercoledì 3 marzo 2010

Ducati 1036CS







Ho pensato di fare una dettagliata scheda tecnica di questo mostro di tecnologia, ma giuro sarebbe stata così lunga da risultare noiosa;
il punto è che ci sono poche motociclette al mondo da essere più belle svestite, trionfanti del proprio bagaglio tecnologico completamente versato alla ricerca della velocità pura, lei, questo mostro è una di quelle...
Il mago che ne ha saputo miscelare le parti si chiama Alex Ortner, Americano e lavora alla Cyclecat, il risultato di 90.000$ e circa 1000 ore di lavoro si chiama 1036CS, 150cv di "vecchio" Desmoquattro per 155 chilogrammi.

Infiniti i particolari realizzati in Ergal e fibra composita su misura in pezzo unico per lei, come le vere Special sono, attacchi carene, paracatena, stampella laterale, semimanubri, airbox...

Per la lista completa di tutte le parti cliccate QUI, vi rimando volentieri al suo proprietario che ne ha avuto la pazienza di elencarle tutte.

L'ho fatto di nuovo...


Una nuova fase della vita, più intelligenza, attenzione verso la vera sfruttabilità di una motocicletta, insomma una scelta intelligente mi ero detto fra me e me.
Basta cannoni su due ruote, con posizioni da fachiri ed angoli di sterzo impossibili, basta motori iper-tirati con scarichi tanto aperti da attirare il dito medio dei ben pensanti in giro per le strade.

Una moto intelligente, da vivere tutti i giorni, tutto l'anno, senza troppi pensieri, una moto con cui poter affrontare viaggi anche un po' da matti non sempre su asfalto, senza aver bisogno di distributori ogni 150 chilometri...

I propositi erano ottimi, il budget, ovvero la moneta presente...

Cosa è andato storto?

Già perché "tra il dire e il fare", in questo caso pensare di comprarsi una moto "tuttofare" come una Bonnie o un Bmw F800, è arrivata a casa un' affare lievemente diverso...

Ma perché ogni volta che capita non riesco a ragionare, se non con la parte bassa del mio ventre (scegliete voi quale), e ad agire erroneamente di conseguenza, peraltro non pentendomi quasi mai della scelta, se non nel momento di dover affrontare 700 chilometri di viaggio e sentire nel profondo, in questo caso in zona lombare, un dolore lieve preannuciante di maldischiena molto, molto seri?

Sta bene! Oramai il danno è fatto, la nuova amica è già nel box, era un affare, ed è stata già smontata da mani frettolose così da essere spedita da differenti specialisti per perfezionarne il dna da vera Racer.
Il telaio è andato a cambiar colore, ma sono molto dubbioso su quale, oltre all'aggiunta di qualche fazzolettino qua e là;
le sospensioni dal mitico Paolone di Milano, in arte Oram, per ottenere l'assetto perfetto in curvoni fatti a velocità supersoniche solo nelle mie fantasie;
E poi finalmente è arrivato il momento di riaprire qualche scatolone in cantina, dove preventivamente il mio lato oscuro aveva stivato qualche chilo di magnesio e ergal per saziare appetiti che puntualmente sono arrivati, pedane, semimanubri, pinze, cerchi, e carbonio in ordine sparso.

Ottimo, mi aspettano almento tre mesetti di "rimonta con calma", per poi ritrovami con una regina bella e lucente davanti.
Prometto di cercare di arrivare ad almeno Tremila chilometri quest'anno con lei... Vi sembrano pochi?
Sono abbastanza per rischiare la patente e qualche visita da un fisioterapista, ve lo garantisco!

Alla fine non vi ho detto ancora cosa ho comprato, e non ve lo dirò, se non che al momento di presentarla rimontata e tirata a lucido!

Ma un aiuto è d'obbligo, lei è l'ultima figlia di una stirpe di regine indimenticate, tanto belle e vittoriose da rendere i nomi di chi le ha pilotate indelebili nella storia.