mercoledì 22 settembre 2010

L'Alba.


Fa fresco fuori, non ancora d'alba,

il cielo nero non più così fondo.

Tutto tace, tutto dorme.

Il fresco, l'odore della pelle, della benzina, della sigaretta amara tra le dita.

Muovendosi piano, non volendo quasi crear suono.

Predatore d'albe, la sigaretta va finendo,

il latrato cupo del motore rimbomba d'echi al minimo.

Tira un lungo sospiro, l'ultimo di calma.

Poi tutto è frenesia, boato esplosivo al tuo passaggio,

di macchie dal colore vago in spruzzi plastiche arancio,

asfalto divorato, sputato alle spalle non digerito.

La motocicletta danza sulle note della rabbia, dell'urlo, della furia.

Spasmo nel cuore... Di un anima strana, come spenta;

la cerchi nelle curve, spesso la sfiori,

poi ancora, la sfidi, lanciandoti al massimo, poi oltre, ancora.

Certi la trovano, tu ancora no.

Allora aspetta ancora.


Ube


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